Dal tormentone “Mamma mia comme sto!” di “Er Cipolla” alla presenza fissa nei cinepanettoni di maggiore successo, dal cinema alla tv passando per il teatro: Enzo Salvi è ormai un’icona della comicità romana. Meno conosciuta è la sua passione per gli animali, cani e pappagalli in particolare. In questa intervista, in attesa di rivederlo sul grande schermo e in tv, si racconta ai lettori del nostro magazine.
Prima di intraprendere la carriera artistica ha lavorato come giardiniere per il Comune di Roma. Che ricordi ha di quel periodo?
Un bellissimo ricordo, a contatto con la natura, ero potatore di piante ad alto fusto… parte del mio repertorio sono storie vissute con i miei colleghi. Ricordo il contatto con la natura alle prime ore dell’alba all’interno della pineta di Castel Fusano. Istituita nel 1996, la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano è una delle più singolari dell’intero sistema nazionale di Aree Protette. Si estende per circa 15.900 ettari, di cui 8.000 nel territorio di Roma Capitale.
Ha raggiunto il grande pubblico e il successo con i cosiddetti “cinepanettoni”. Pensa che dopo l’esperienza del Covid ci sarà ancora spazio per questo tipo di film?
Dopo il Covid sarà più difficile riprendere tutto, la nostra categoria è stata totalmente dimenticata e i teatri e i cinema sono stati tra i più penalizzati.
Esiste una comicità romana?
Certo che sì. E i suoi ingredienti sono la quotidianità, cioè il saper osservare quello che ci circonda e riproporre personaggi sopra le righe che appartengono al nostro sociale.
Le icone sono Alberto Sordi , Carlo Verdone e… il sottoscritto. Non voglio peccare di immodestia ma aver interpretato 15 film di Natale di grandissimo successo, tra cui Natale sul Nilo che ha incassato più di 28 milioni di euro, mi ha reso un personaggio conosciuto e amato da tutto il pubblico che va dal geriatrico al pediatrico. Grazie ad Internet c’è stato anche un passaggio generazionale e le mie clip sono molto amate anche dai più giovani.
Lei è un grande amante degli animali. Com’è la vita a casa con tre cani e tre pappagalli? Spesso poi ricorda Victor, cosa ha rappresentato per lei?
Io amo tutti gli animali, e sostengo che proteggere è la più bella voce del verbo amare. Victor è stato il mio primo cane, un pastore tedesco, per me come un figlio. I cani quando entrano in una casa diventano parte della famiglia e purtroppo quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Io sostengo che i cani sono degli angeli scesi dal cielo venuti per condividere con noi la loro breve ed intensa vita, donando amore incondizionato.
Tutti mi chiedono come faccio a vivere con tre cani e tre pappagalli e io rispondo sempre: “come farei a vivere senza di loro?”
Spesso fa volare libero in cielo uno dei suoi pappagalli. Ci racconta come funziona questa attività?
Sono vicepresidente dell’associazione “Passione Pappagalli Free Flight” e condivido insieme alla mia carissima amica Chiara Alessandrini l’amore per questi meravigliosi e straordinari uccelli. Il nostro impegno è quello di educare le persone a riuscire a mettere in volo, con l’ausilio di esperti titolati del settore, i loro amici alati. Perché i pappagalli sono nati con le ali e hanno il diritto di volare. Vederli in cielo che sfrecciano felici, mentre lo riempiono di colori, è un’emozione indescrivibile.
La nostra responsabilità, prima di metterli in volo, è di effettuare una bonifica del territorio per assicurarsi che non ci sia la presenza di predatori come cornacchie, gabbiani, falchi, ecc…, per tutelare l’incolumità dei nostri amici. Ad oggi nell’associazione siamo più di 300 persone che condividono l’amore per questi meravigliosi uccelli.
Di recente ha portato anche a teatro il suo amore per gli animali con lo spettacolo “I love Pets”. Com’è andata?
Abbiamo fatto il tutto esaurito al Teatro Tirso di Molina. Parte del ricavato delle serate è stato devoluto in beneficenza alle associazioni che si occupano di cani e gatti più sfortunati. Eravamo pronti per iniziare la tournée che ci avrebbe visto impegnati in 50 serate in tutta Italia ma il Covid ha bloccato il tutto. Ora stiamo scrivendo due nuove sceneggiature per due impegni cinematografici e una stesura teatrale molto, molto esilarante.
Altri progetti imminenti?
A fine ottobre è uscito il film “Due fantasmi di troppo“, con Nunzio e Paolo prodotto dalla Notorius, nel quale per la prima volta interpreto il ruolo di una donna. Un film molto divertente. Per Natale, su Italia 1, andranno in onda due episodi della serie “Din Don” 3 e 4, una serie tv di grande successo che mi vede protagonista nelle vesti di Don Donato .
È stato premiato come miglior attore protagonista al festival Cortinametraggio 2021 per l’interpretazione nel corto “Solamente tu”. Come si trova in ruoli drammatici?
Grazie al regista Emiliano Locatelli ho realizzato il sogno di interpretare un ruolo drammatico. Affiancato, in questa occasione, dalla mia amata Peggy, il mio labrador.
Qual è il suo rapporto con i centri commerciali?
Accompagno mia moglie che li ama, mentre io resto ad un angolo a fare autografi.
Mamma mia comme sto!!!